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Diritto Civile

Aree di Attività
Diritto di proprietà
La sentenza in esame consente di fare una riflessione sul contenuto del diritto di proprietà e degli altri diritti reali, in particolare degli usi civici.
La tematica ha ricevuto un nuovo impulso a seguito dell’entrata in vigore della L. 20.11.2017 n. 168 che ha portato la Cassazione a sostenere che nel nostro ordinamento esiste un terzo ordinamento civile della proprietà, quello della proprietà collettiva (Cass. Sez. Unite n. 12482/20), ossia di quella forma fondiaria di proprietà che non è riconducibile ad una singola persona o ad un ente pubblico ma ad una collettività di persone che hanno pari possibilità di trarre utilità da un bene e di escluderne i terzi.

Sinistro stradale
Ufficio del Giudice di Pace di Roma, Sez. IV civile, sentenza n. 8511/20 del 12/03/2020 (09/06/2020)
Il 09/06/2020, il Giudice di Pace civile di Roma ha depositato la sentenza n. 8511/20 ed ha condannato Roma Capitale al risarcimento dei danni subiti a seguito di sinistro stradale dovuto alla presenza di una buca nella sede stradale.***
Giudice di pace, sentenza di condanna al risarcimento dei danni (art. 2051 c.c), sinistro stradale
L’Ente proprietario (o gestore) della strada si presume responsabile, ai sensi dell’art. 2051 c.c, dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze della strada stessa...

Vendita immobile
La sussistenza, sul bene immobile oggetto di compravendita, di un abuso a carico del cespite noto alle parti acquirenti come sanabile ma successivamente rivelatosi insanabile è causa di risoluzione del contratto o di riduzione del prezzo ex art. 1480. Non potendosi la fattispecie sussumere nell’ambito della disciplina della garanzia per vizi ex art. 1490 c.c. – in considerazione della non configurabilità come anomalia strutturale – è ritenuta valida la riconduzione alla fattispecie ex art. 1489 c.c. in virtù della posizione di soggezione del privato rispetto alla P.A. nascente dall’irregolarità che assoggetta la cosa al potere sanzionatorio amministrativo rendendola così “gravata da oneri o da diritti reali o personali non apparenti”...
Atto notorio ed onere della prova
Il caso è relativo al risarcimento del danno non patrimoniale patito dai familiari per la morte di un diretto congiunto. Accertata la responsabilità del personale medico che aveva in cura il soggetto, in presenza di omissioni diagnostiche e terapeutiche, il Tribunale di prime cure stabilisce che la corretta esecuzione delle procedure mediche avrebbe dato al paziente buone probabilità di superare la gravità della condizione clinica. Il Giudice monocratico riconosce la sussistenza del danno non patrimoniale, inteso come unitaria categoria, data sia dalla perdita del vincolo parentale che dalla sofferenza d’animo.
L’opposizione nel giudizio di Equa riparazione  (Legge Pinto).

La vicenda in commento riguarda il "nuovo rito" del c.d. giudizio di equa riparazione che il legislatore nazionale ha introdotto con il D.L. n. 83/2012 (riforma Monti), o meglio, il giudizio di opposizione istaurato dall’Avvocatura distrettuale di Perugia ex art. 5 ter della L. n. 89/2001.

I DIVERSI ORIENTAMENTI DEL GIUDICE DI PACE IN ORDINE ALLA NATURA GIURIDICA E ALLA VALIDITA' DEI VERBALI DI CONSTATAZIONE DEI VV. UU.
Il giudice di Pace di Roma, Sezione II, Dott. Paola D’Ambrosio ha accolto l’opposizione avverso un’ordinanza d’ingiunzione per carenza di attendibilità del verbale.
Nel caso di specie, infatti, il soggetto coinvolto in un sinistro stradale lamentava la mancanza di attendibilità del contenuto del verbale redatto dai pubblici ufficiali i quali,  essendosi presentati sul luogo del sinistro due ore dopo l’incidente, si sono trovati impossibilitati a constatare personalmente la esatta fenomenologia dell’accaduto.
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